A Roscigno vecchia il turismo delle radici e la valorizzazione del territorio
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Nell’affascinante e caratteristico borgo di Roscigno vecchia, che sarà nuovamente teatro, domenica 30 aprile e lunedì 1 maggio a partire dalle 11, della Festa dell’Asparago Selvatico, giunta alla sua dodicesima edizione ed organizzata dal Comune di Roscigno e dall’associazione Terra Mia, in collaborazione e con il sostegno della Pro Loco di Roscigno Vecchia, del Forum dei Giovani, dell’associazione Terra Cilento e della Banca Monte Pruno, si proverà a riscrivere le logiche del marketing territoriale con la promozione del benessere attraverso una sana alimentazione.
L’appuntamento di Roscigno sarà caratterizzato da due importanti tavole rotonde, sul «Polo del benessere: ricerca e sviluppo» e la seconda sul tema «Turismo delle Radici: Una storia da raccontare». Recentemente, il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, si è fatto promotore della creazione di un gruppo informale di persone deputato a partecipare al bando “Turismo delle Radici” e procedere agli adempimenti gestionali finalizzati alla promozione e alla creazione di tale gruppo. L’obiettivo è quello di agevolare l’arrivo nei borghi italiani dei migranti offrendo loro un pacchetto turistico in grado di valorizzare e far conoscere il territorio con le sue tradizioni, le sue risorse e le sue bellezze.
Il “Turismo delle Radici” è un’offerta turistica strutturata attraverso appropriate strategie di comunicazione, che coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore (alloggi, eno-gastronomia, visite guidate) la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti che, vale la pena ricordarlo, sono stimati in un bacino di utenza che sfiora gli 80 milioni di persone.
Una nuova modalità di riscrivere il territorio e valorizzare i piccoli borghi come Roscigno vecchia che sfrutta canali innovativi, poiché la diffusione capillare delle informazioni sul territorio, i suoi prodotti e la ricerca dei documenti sulla storia familiare passerà dai siti web.
Inoltre, gli amministratori dei piccoli borghi, i proprietari degli agriturismi, le famiglie attive nell’ospitalità diffusa possono utilizzare i social network per informare il turista delle radici, valorizzando aree meno conosciute e meno sviluppate dell’Italia, che possono così colmare il loro divario di crescita economica nel rispetto della propria natura rurale, in maniera ecosostenibile.
La valorizzazione dei piccoli centri e delle campagne consente da un lato la ristrutturazione e il recupero di abitazioni e infrastrutture in disuso, dall’altro favorisce anche i fornitori di servizi e prodotti locali (su tutti, quelli eno-gastronomici).