Con il commercio elettronico si vola in Giappone
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Facilitare gli scambi commerciali tra piccole e medie imprese italiane e giapponesi, valorizzando le eccellenze dei due Paesi. È l’obiettivo della piattaforma di “social business” online “Worldbizmeeting.com“, lanciata oggi a Milano da Mie Ishii, imprenditrice giapponese da oltre vent’anni in Italia.
“Le pmi in Italia e in Giappone sono più simili di quanto si pensi e, in entrambi gli scenari, sono quasi esclusivamente concentrate sulla produzione piuttosto che sull’ampliare la rete di vendita. In questo le tecnologie aiutano” ha spiegato Ishii, che presiede la start up World Biz Meeting Srl, nata nel 2016 a Torino. “Il sito – ha aggiunto – non è però una semplice vetrina web: dietro lo schermo c’è una rete di consulenti che si muovono nel mondo reale per far conoscere i prodotti e i servizi delle imprese presenti sul nostro portale”, offrendo attività di intermediazione culturale, linguistica, legale e normativa sia Italia sia in Giappone.
Sulla versione in lingua italiana del sito sono già presenti una decina di pmi italiane di diversi settori (dalla moda alla logistica), mentre in Giappone la piattaforma partirà in primavera. L’obiettivo è raccogliere almeno un centinaio di aziende, tra italiane e giapponesi, nell’arco di due anni. Alla presentazione è intervenuto anche Hiroto Kobayashi, direttore generale dell’ente di promozione dell’export giapponese Jetro.
“I giapponesi – ha detto – stanno mostrando un enorme interesse per il mercato italiano, non soltanto nella moda e nel cibo ma anche in settori più tecnologici come quello dell’energia. Per incrementare il valore degli scambi tra Italia e Giappone è essenziale che si sviluppino figure di consulenza ‘dal basso’ come quella presentata oggi”.