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Arte e Cultura

Due imperdibili appuntamenti per la serata finale di Quartieri dell’Arte

Redazione Ott 10
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La 19esima edizione del festival internazionale di teatro si conclude domani, martedì 27 ottobre, con due grandi spettacoli animati dalla presenza di Valerio Magrelli, Paolo Bonacelli e Silvia Gallerano.

Alle 19.30 presso la Loggia di san Tommaso (piazza della Morte, Viterbo) è in programma in prima mondiale Egidio/Gambara, un lavoro di Flaminia Gressi e Case/Mappe di Valerio Magrelli, con le letture di Anna Ferraioli. Uno spettacolo che porta in scena due personaggi fondamentali del Cinquecento viterbese, su fronti opposti rispetto alla Riforma luterana che segna la storia di quegli anni. Egidio da Viterbo è sostenitore della possibilità di dialogo tra la chiesa cattolica e la riforma protestante, Gambara incarna invece lo spirito dell’Inquisizione e della messa al rogo. Una pagina di storia rimossa e di cui non rimangono tracce, su cui Quartieri dell’Arte sta lavorando da anni per riportarla in luce. A fare da sfondo le vicende del cosiddetto Circolo degli Spirituali, che comprende personaggi di grande rilevanza come Vittoria Colonna, il cardinale Reginald Pole e Michelangelo.

Protagonista è Paolo Bonacelli, un nome di grande peso noto al grande pubblico per aver recitato in Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi, Non ci resta che piangere di Massimo Troisi e Roberto Benigni (dove interpreta Leonardo da Vinci), Io speriamo che me la cavo e il mitico Johnny Stecchino.

Alle 21 invece si chiude con Medea al Mat (via del Ganfione 16\18, Viterbo). Un progetto di Øystein Stene e Maria Sand, in collaborazione con la KHIO di Oslo. Con Silvia Gallerano (attrice premio Fringe Festival Edimburgo per lo spettacolo “La merda”, di Christian Ceresoli). Mise en espace a cura di Sandro Mabellini. Una coppia italo-norvegese va in Italia per trascorrere un periodo di vacanza in Sicilia. Il rapporto tra i coniugi è entrato in crisi dopo che i due hanno adottato un bambino disabile e la loro ricerca di una nuova esperienza che possa dare nuova vita al rapporto li conduce a una relazione a tre con la donna siciliana che li ospita. Ma dopo un primo momento di leggerezza il gioco degenera al punto da mettere a rischio l’incolumità fisica del bambino.
E poi. La regione delle paludi in Norvegia. I coniugi stanno discutendo dell’affidamento del bambino.
Stene e Sand rendono omaggio alla cultura greca come cultura della cura del sé e della parola terapeutica, dalla Norvegia, il paese dell’Europa contemporanea che più di ogni altro sembra averne raccolto l’eredità.
Questa produzione workshop che mostra come attraverso tecniche polivocali e language-based si possano mettere in scena testi letterari e cinematografici è parte, oltre che del Festival Quartieri dell’Arte, del progetto EU Collective Plays! co-finanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea.

Sito Ufficiale: www.quartieridellarte.it
Pagina FB: https://www.facebook.com/quartieridellarte

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