Fiat 500, dalla Topolino alla “Rinnovata”. I modelli che hanno fatto la storia
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La Fiat 500 nasce nel 1936, quando solo un italiano su 200 aveva l’automobile, dall’idea di realizzarne una adatta alle esigenze – e al portafoglio – di tutti.
La prima “piccola grande vettura”, come veniva definita nello storico spot pubblicitario, è stata la Topolino, nome scaturito dalla somiglianza del suo muso al personaggio dell’omonimo fumetto Disney; 85 km/h di velocità massima, 13 cv di potenza, 6l/100 km di consumo carburante al prezzo di 8.900 lire. Comoda dentro e piccola fuori, disponibile anche nelle versioni cabriolet e famigliare.
Icona di stile e del Made in Italy, attraversa diverse fasi fino a raggiungere il prototipo di vettura come la conosciamo oggi, alla fine degli anni ’50: la Fiat Nuova 500, disponibile nella versione Normale e in quella Economica, quest’ultima acquistabile al prezzo di 440 mila lire. Una vettura a scocca portante realizzata in lamiera stampata, a due porte e due soli posti più due. La linea così eccezionalmente piacevole nella sua estrema semplicità è probabilmente uno dei tanti motivi del suo incredibile successo, portandola, nel 1959, a vincere il Compasso d’Oro, massimo riconoscimento italiano nel campo del disegno industriale.
Negli anni si succedono numerosi modelli di Fiat: la giardiniera, sviluppata dall’esigenza di una vettura per famiglie, dalla forma allungata e con un efficientissimo motore, venduta al prezzo di 565.000 lire; la 500 D, attrezzata con tutti quei piccoli particolari ed accessori che all’inizio erano stati considerati superflui e potenziata per permettere alle famiglie di spostarsi dal luogo di residenza e andare in villeggiatura.
Nel 1965 l’automobile subisce sostanziali modifiche che la tramuteranno nella versione Fiat F. Lo studio del nuovo modello comprende un completo riesame dei lamierati e della loro tecnica di assemblaggio. La scocca tipo 110 F risulta alla fine soltanto simile alla precedente, ma in pratica completamente ripro- gettata: gli unici componenti invariati sono i due cofani, il frontale e la traversa posteriore, per un prezzo finale di 475.000. Nel settembre del 1968 la 500 F viene affiancata da una nuova versione: la 500 L, ovvero “Lusso”, caratterizzata da una se- rie di piccoli interventi che ne innalzano la qualità complessiva, soprattutto il comfort. Ciò è motivato principalmente dalla sempre maggiore richiesta da parte del pubblico di dotazioni ritenute interessanti ed utili a distinguersi nella massa numerosissime di possessori di 500.
Verso la fine del 1972 si affaccia il modello R, la Fiat “Rinnovata”. Questa, esteticamente, si differenzia dalla 500 F esclusivamente per il frontale caratterizzato dal nuovo logo Fiat orizzontale, con i caratteri cromati inseriti nei quattro rombi neri. All’interno la modifica più evidente riguarda il volante ed il quadretto realizzati in plastica nera e la selleria semplificata, realizzata infintapelle liscia, tinta unita; meccanicamente, adotta un motore nuovo.
Il primo agosto 1975 la 500 R contraddistinta dal numero di telaio 5231518 poggia le sue ruote sull’asfalto della pista di prova dello stabilimento siciliano di Termini Imerese: è il 3.432.226° ed ultimo esemplare costruito, durante ben diciassette anni di produzione.