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Green Economy e nuove opportunità di occupazione e innovazione, l’intervista a Paola Carnevale area R&S Green Università della Tuscia

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QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Il valore della digitalizzazione e delle agevolazioni fiscali

“Rendere l’Europa una vera Federazione di Stati è diventata una priorità in questo specifico periodo”

La ricerca oggi deve essere vista come un elemento centrale per la sopravivenza delle imprese e, purtroppo, per molto tempo il nostro sistema univer- s i – tario non ha guardato oltre i confini nazionali, senza avere una visione di crescita nella formazione con riferimento ad un “quadro Europeo.

La ricerca deve essere affiancata da una consulenza in grado di aiutare il mondo produttivo ad acquisire in tempi rapidi tutte le trasformazioni per entrare nell’era della Quarta Rivoluzione Industriale. L’attività di ricerca e sviluppo, d’innovazione tecnologica e design costituiscono per le imprese un patrimonio differenziante e competitivo da valorizzare e tutelare.

Vi è invece uno stallo nei processi di produzione, trasformazione e commercializzazione dei servizi e prodotti. E’ necessario, dun- que, sulla base della mia esperienza in contatto diretto con le imprese, svecchiare i processi diventati oramai non più in linea con l’attuale contesto tecnologico, col mercato nazionale e soprattutto con quello europeo.

Lo sviluppo, quindi, di beni immateriali (come ad esempio software) che siano volti alla digitalizzazione di processi aziendali, andrebbe a creare valore, puntando ad una crescita duratura.

Paola Carnevale

La rivoluzione industriale 4.0 impone al mondo imprenditoriale un adeguamento strutturale, tecnologico e organizzativo per mantenersi competitivi sui mercati di riferimento. Per tale cambiamento che, definirei epocale, si necessita di incentivi economici, una pronta revisione di aspetti normativi e una riorganizzazione del lavoro.

In linea con l’evoluzione del piano industria 4.0, lo sviluppo delle attività sui temi dell’innovazione, del design, della formazione 4.0 e del Patent Box, determina l’applicazione di agevolazioni fiscali prevalentemente in termini di credito d’imposta.

Tale strumento non è rivolto solo alle grandi realtà aziendali, ma soprattutto a piccole e medie imprese, che dovranno iniziare a pensare in modo diverso utilizzando tutti i mezzi d’informazione ed assistenza per essere accompagnati verso il nuovo mondo della digitalizzazione e dei recuperi fiscali.

Ad esempio le aziende eco-investitrici innovano di più investendo maggiormente in Ricerca e Sviluppo e utilizzano o hanno in programma di utilizzare in misura maggiore le tecnologie 4.0.

Riconversione aree industriali in aree produttive socialmente utili

Green Job: occupazione e innovazione

Il processo green da parte di molte imprese italiane è iniziato 10 anni fa investendo in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2.

Il recepimento della normativa nazionale relativa agli investimenti nelle aree d’intervento green è applicata nelle diverse regioni italiane in modo disomogeneo.

La sfida green per le imprese deve riguardare non solo l’intero processo aziendale ed organizzativo, ma anche le aree esterne comuni migliorando i servizi e le infrastrutture.

La migliore risposta agli anni di crisi che partono da lontano per arrivare ad oggi è la green economy e le imprese green poiché spinge verso un’economia di qualità e bellezza, coesione sociale, naturali alleate dell’uso efficiente di energia e materia, dell’innovazione, dell’high-tech.

Una coraggiosa e vincente evoluzione di sistema basata su investimenti e che produce lavoro, sostiene la coesione delle comunità e si intreccia con il territorio. Le imprese che hanno investito nei processi green sono fortemente dinamiche sui mercati locali ed internazionali. La dotazione di macchinari volti a trasformare scorie, scarti alimentari e non, agenti inquinanti è per le imprese una priorità.

Lo sviluppo del green ha di conseguenza determinato una crescita dell’occupazione in maniera esponenziale, la spinta al nostro sistema produttivo verso la sostenibilità ambientale è impressa dai giovani imprenditori. Green economy significa anche cura sociale: il 56% delle imprese green sono imprese coesive, che investono cioè nel benessere economico e sociale dei propri lavoratori e della comunità di appartenenza relazionandosi con altre imprese, stakeholder, organizzazioni non profit, ecc..

C’è ancora molto da fare per mettere a regime questo tema che sta già raggiungendo buoni risultati specie con riferimento alla riconversione dei rifiuti in risorse; ma è molto atteso il ruolo delle istituzioni in chiave europeista.

Un sentimento, quello della fiducia verso una visione europea dell’ambiente che tende a radicarsi nella prospettiva di un più lungo periodo. La stima dell’aumento dell’occupazione green ammonta al 34,5% nei prossimi 10 anni, grazie alla fiducia negli investimenti e nelle politiche europee.

Oltre i vantaggi e gli effetti positivi citati fin qui, non bisogna sottacere la diminuzione della pressione fiscale da parte dello Stato per quelle imprese che investiranno nell’economia green.

Paola Carnevale è Docente Universitario a contratto presso l Università degli studi di cassino Economia degli aziende del terzo settore, Commercialista e Revisore legale, Presidente Collegio sindacale Federazione nazionale dei consorzi industriali, Presidente Collegio dei revisori Co.si.lam, Revisore della Polisportiva parioli spa, Presidente Collegio Sindacale GAL Ernici Simbruini, Componente Organismo di vigilanza della Banca Popolare del Frusinate.

Revisore Unico della Croce Rossa Italiana Frosinone, Procuratore regionale Lazio CRS Laghi Milano, Responsabile area di ricerca scientifica green economy e imprese green Sea Tuscia, Componente Comitato di coordinamento Green Valley, Revisore e Ispettore Fondi Interprofessionali.

Componente Fondazione Bellisario, Componente socio della Camera di Commercio Italo Svizzera, Segretario Generale Etica e Salute Onlus.

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Patrizia Scifo

Coordinatrice Editoriale | Consulente Marketing e Comunicazione

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