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Formazione MADE IN ITALY Primo piano

Il Made in Italy, la formazione liceale e le nuove dinamiche occupazionali

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La promozione del Made in Italy, della cultura del food italiano e della Dieta Mediterranea possono divenire opportunità concrete di sviluppo economico, se tutti gli attori sociali di una comunità emblematica lavorano in sinergia e con obiettivi comuni. Il dibattito sull’opportunità della crescita dei borghi italiani rappresentativi del food e dello stile di vita Mediterraneo, torna a riaccendersi con la premier Giorgia Meloni, in occasione del Vinitaly di Verona, con gli ulteriori spunti raccolti attorno al disegno di legge “Delega al Governo per l’istituzione del liceo del Made in Italy“. Le materie di studio del futuro liceo del Made in Italy sono un mix tra i temi di base dei corsi tradizionali e l’apertura ad aree di studio ora trascurate o del tutto assenti nell’istruzione secondaria. “Stiamo pensando a un liceo del Made in Italy per valorizzare percorsi che spieghino il legame che esiste tra nostra cultura, i territori e la nostra identità“, ha spiegato la premier Giorgia Meloni al Vinitaly.

Un’opportunità per rilanciare approfondimenti e ulteriori percorsi professionali legati alle materie di diritto, economia, marketing e tutela del made in Italy, oltre a studi sul mercato internazionale per tutelare il brand italiano“, formando alle giuste e concrete politiche che servono per salvaguardare il patrimonio italiano e la conoscenza di come sono strutturate e lavorano le piccole e medie imprese italiane. Creare professionalità esperte che operino per promuovere e difendere le eccellenze italiane nel mercato globale: esperti che possano esportare e posizionare il brand nazionale nel campo della moda, delle nuove tecnologie, dell’agroalimentare ma anche nell’ambito culturale e del turismo e possano contrastare efficacemente la concorrenza straniera.

Istituire il liceo del Made in Italy può essere un’opportunità straordinaria ed un boomerang potente. La discriminante sta tutta nel modello che si intende adottare“, rilancia Sara Roversi, presidente del Future Food Institute, autorevole esperta delle opportunità occupazioni legate alla promozione del territorio e della Dieta Mediterranea.

Nell’ultimo decennio abbiamo ispirato e formato, con il Future Food Institute, centinaia di migliaia di persone da almeno 100 Paesi ed il “Made in Italy” ha sempre rappresentato un pilastro fondamentale, almeno inteso come patrimonio valoriale, storico, culturale, design e modello. Un DNA inconfondibile che fonda le sue radici millenarie nella culla della scuola eleatica e salernitana, dello stile di vita della dieta mediterranea, dell’identità di un Paese benedetto dalla biodiversità. Il Paese ideale per costruire nel concreto un modello mediterraneo di ecologia integrale, necessario per lo sviluppo sostenibile“, ha rilanciato la presidente Sara Roversi, nel corso di una recente intervista sulla opportunità future del liceo del Made in Italy e lo sviluppo sostenibile del Cilento, la terra della Dieta Mediterranea.

Sara Roversi, il Future Food Institute e il Comune di Pollica hanno già un modello vincente, che merita di essere valorizzato e proposto in altri contesti geografici. Una scuola a cielo aperto, dove chiunque nel mondo possa studiare gli elementi virtuosi e replicarli, salvo personalizzarli in funzione del contesto socio culturale delle terre, dove non viene esportato un codice, ma appunto un modello, certamente orientato ad un futuro sostenibile e profondamente aperto, inclusivo, dove i popoli si sono sempre mischiati generando da questa diversità, una trama culturale che è un capolavoro. Si tratta del modello Paideia Campus, fondato a Pollica, cioè nel luogo più iconico del Made in Italy. Paideia è un termine di origine greca che significa educazione e formazione integrale secondo i modelli classici, come punto di intersezione perfetto tra il passato e il futuro che l’Italia sta disegnando e fa un po’ scuola. Un modello che merita estrema attenzione da parte di Giorgia Meloni, in quanto rappresenta l’esempio concreto, vivo, dinamico ed efficace di messa in pratica di un percorso professionale per tutelare il brand e la cultura italiana.

 

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Domenico Letizia

Giornalista. Esperto in comunicazione. Consulente aziendale in tema di export e internazionalizzazione.

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