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Il turismo, i giovani e le aspettative sull’agroalimentare

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Si è svolto a Sorrento il primo Global Youth Tourism, summit internazionale rivolto alle nuove generazioni sui temi del turismo e della sostenibilità, promosso dall’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO), in collaborazione con il Ministero del Turismo e l’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo.

Sono 130 giovani, tra i 12 e i 18 anni, che si sono immersi nel mondo del turismo, tra economia, cultura e ambiente, ascoltando esponenti di spicco del mondo dello sport, della gastronomia e dell’agroalimentare, dello spettacolo e dell’innovazione.

I partecipanti si sono confrontati direttamente con i funzionari delle Nazioni Unite e del Governo nonché con i ministri del Turismo provenienti dal Congo, Croazia, Germania, Georgia, Albania, Maldive, Spagna, Montenegro, Sao Tome & Principe, Yemen e altri Paesi dell’UNWTO.

Una piattaforma unica per celebrare e responsabilizzare la prossima generazione di leader del turismo.

Il GYTS aiuterà a costruire un’eredità duratura fornendo ai giovani le competenze e le conoscenze di cui hanno bisogno per trasformare il turismo non solo nelle loro comunità ma ovunque”, ha sottolineato il segretario generale dell’UNWTO, Zurab Pololikashvili.

  Quali sono le aspettative dei giovani sull’agroalimentare?

Cosa si sta facendo per aumentare la consapevolezza sulle tematiche enogastronomiche?

Alessandra Priante, direttrice per l’Europa dell’World Tourism Organization ha provato a rilanciare il dibattito sull’importantissimo rapporto che sussiste tra agroalimentare, turismo innovativo, innovazione e occupazione.

Una full immersion nel mondo del turismo, ascoltando politici e istituzioni dei propri Paesi e figure chiave nel settore turistico nonché esponenti di spicco del mondo dello sport, della gastronomia, dello spettacolo e dell’innovazione tra cui Mariya Gabriel, Sophia Loren, Diego Simeone, Fernando Hierro.

Tra gli speaker internazionali l’inviato ONU per la gioventù Jayathma Wickramanayake, gli ambasciatori Unwto del Turismo quali Valeria Mazza, Didier Drogba, Gino Sorbillo, Pilar Rodriguez e tante altre personalità di spicco quali la fondatrice e presidente della Smallworld Foundation Salam Hamzeh Ghaith, il vice presidente di MasterCard Nicola Villa e il vice presidente dell’Hilton Group Dominique Piquemal.

In tale ottica, un modello interessante va sviluppandosi nel Cilento con il protagonismo del Comune di Pollica, capitale emblematica dell’UNESCO per la Dieta Mediterranea.

La recente EU AgriFood Week, promossa dal Future Food Institute e dal Comune di Pollica, in collaborazione con la Rappresentanza della Commissione Europea in Italia ha contribuito a far emergere questo autorevole modello, riuscendo ad analizzare e affrontare il mondo del food da diversi punti di vista partendo dalla cultura e dall’identità, passando per l’aspetto della cura del territorio, delle risorse, della biodiversità e del paesaggio, per poi concentrarsi sulla diplomazia alimentare, la salute e lo stile di vita.

L’evento ha consentito di sottolineare il ruolo cruciale della cultura nel promuovere modelli di sviluppo capaci di valorizzare le filiere produttive, il patrimonio identitario e le economie locali, avendo cura della tutela delle risorse essenziali, interpretando un vero concetto di “One Health” in cui la salute dell’umanità, la salute del pianeta e della comunità, nel banchetto “mediterraneo”, diventano il vero nesso.

Un nuovo modello di riscrivere l’attualità del turismo.

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Domenico Letizia

Giornalista. Esperto in comunicazione. Consulente aziendale in tema di export e internazionalizzazione.

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