L’INTERVISTA: Giancarlo Panico, editor in chief di ferpi.it
Share
a cura di Patrizia Scifo
1. Citando un vostro intervento, nel mondo contemporaneo le relazioni stanno diventando sempre più digitali. Come distinguere l’informazione dalla comunicazione, dalla promozione e dalla pubblicità, essendo oggi i confini tra queste discipline più labili?
L’informazione è unidirezione, così come la promozione e la pubblicità. Lei non può interagire con uno spot pubblicitario, un volantino o una brochure. Così come, benché oggi ci sono diverse modalità di interagire con un giornalista attraverso commenti ad esempio, un articolo resta il modo di raccontare un fatto. La comunicazione, invece, ed in particolare le relazioni pubbliche consentono di interagire con il pubblico considerato non un soggetto passivo, un destinatario della comunicazione, ma esso stesso protagonista. Ed ecco, allora, che comunicare significa mettersi in ascolto, innanzitutto, fare delle scelte con il nostro pubblico coinvolgendolo in processi decisionali inclusivi, rendicontandogli le attività svolte, rendendolo partecipe della vita dell’organizzazione. Il web, diversamente da quanto possa apparire ad una lettura ed un uso superficiale, ha favorito e favorisce la comunicazione e lo sviluppo di relazioni simmetriche. E il pubblico ne è sempre più consapevole.
2. Il mondo delle Pubbliche Relazioni ha da sempre impiegato figure professionali di alto livello di specializzazione. Oggi, con la pervasività dei nuovi media e le strategie comunicative sempre più complesse da adottare, il recruiting è un fattore sociale di successo: quali sono le carte vincenti nella ricerca, selezione e formazione del personale?
Relazioni pubbliche! E’ scorretto parlare di pubbliche relazioni. Nella lingua italiana sarebbe come parlare del leopardiano Solitario Passero! Nel termine inglese public relations la parola “public” non si riferisce alla sfera pubblica (su cui si svilupperebbero azioni di comunicazione) ma ai pubblici delle relazioni, appunto. Un Pr e più in generale un comunicatore è un manager. Chiamato a governare complessi sistemi di relazioni tra soggetti diversi: organizzazioni, individui, gruppi di persone, anche temporanei (si pensi ad una protesta per un’opera pubblica) che hanno aspettative, esigenze, cultura e modalità di relazioni differenti tra loro e, dunque, esigono modalità di approccio diverse. La comunicazione, che è il driver principale della società dei nostri tempi, è un aspetto economico di un’organizzazione, sia essa un’impresa, un’amministrazione pubblica o un’associazione, non un aspetto strumentale. La comunicazione, attraverso i professionisti che se ne occupano, interni o esterni, ha un ruolo consultivo fondamentale. Oggi, infatti, i direttori comunicazione siedono nei board di direzione o fanno parte della coalizione dominante delle organizzazioni, concorrono alle scelte strategiche, ancor prima che di comunicazione. La formazione ideale è economico-manageriale. Poi, certo, a seconda del tipo di attività di comunicazione sarebbe auspicabile una specializzazione. Se devi fare public affairs/lobbying sarebbe meglio un percorso formativo ed esperienziale giuridico. Se devi comunicare la scienza, scientifico. A quelli di base è indispensabile, mai quanto oggi, associare percorsi più tecnico-operativi come una laurea o un master in Scienze della Comunicazione. Senza dubbio oggi è obbligatorio conoscere la Rete e le sue dinamiche, le Ict e padroneggiare la scrittura, dal momento che la cura dei contenuti è diventata la prima e più importante competenza.
3. Lei è il Direttore Editoriale della piattaforma, cosa ha generato il processo di creazione di questo think tank e da cosa si è stati ispirati nella pianificazione e organizzazione del progetto?
Il sito di Ferpi, anche se non si è mai dichiarato come tale, è un think tank nel senso proprio del termine sin da quando è sbarcato in Rete nell’ormai lontano 1998 con Carmelo Stancapiano. Fu poi Franco Carlini, chiamato dal Presidente Toni Muzi Falconi nel 2000, a dare questo imprinting al sito ferpi con la tematizzazione professionale, cioè sviluppare attraverso il web ed il sito della Ferpi il dibattito nella Community delle RP e della comunicazione. Da allora ferpi.it, grazie alla crescente diffusione del web in Italia, ed in particolare nella nostra community professionale, ha contribuito enormemente all’espansione delle Relazioni pubbliche così come allo sviluppo di una tematizzazione sempre più necessaria.
4. Il futuro è un’onda da cavalcare nel presente per non restarne travolti alla minima esitazione: il think tank può favorire l’innovazione? e come?
Attraverso un’attenta attività di community management tematica. Il sito ferpi.it, nel tempo, attraverso i contributi e l’animazione di autorevoli professionisti come di giovani colleghi, è riuscito ad anticipare tendenze, ha visto nascere modelli e strumenti di lavoro, progetti editoriali, ha fatto da apripista e poi accompagnato importanti progetti formativi (come il Master IULM), ha amplificato il pensiero dei comunicatori italiani su temi politici, sociali, economici e istituzionali, pur mantenendo quella neutralità che è il tratto distintivo di un’associazione professionale.
Sul sito sono nati e sono maturati i progetti del World Pr Forum (oggi il più importante appuntamento per le Rp a livello internazionale), quello della Global Alliance, fino all’attività di lobbying sulla legge 4/2013 che successivamente ha consentito a Ferpi l’iscrizione nel Registro delle associazioni non riconosciute presso il Ministero di Giustizia. Nel 2008, per rispondere alle nuove sfide del web 2.0, il sito si è rinnovato proponendo, per la prima volta al mondo, il progetto di un social network corporate: Ferpinet. Un progetto fortemente voluto dall’allora Presidente Gianluca Comin. Così come quello sostenuto dall’attuale Presidente Patrizia Rutigliano che ha intuito la necessità di un profondo restyling del sito per essere – ancora una volta – al passo con i tempi e trasformarlo da strumento di informazione a vero e proprio think tank
5 Qual è il plus della piattaforma per i professionisti e per i giovani che si avvicinano alla professione?
Il networking professionale: mettere in rete persone, risorse e idee. La possibilità di avere uno spazio per esprimere il proprio pensiero o commentare quello di altri, seguito da decine di migliaia di professionisti italiani. Su ferpi.it ogni settimana proproniamo 10-12 interventi diversi su temi di attualità professionale. Raccontiamo ciò che accade all’estero, diamo voce ai protagonisti della comunicazione. Una vetrina attraverso cui decine di giovani colleghi hanno avuto (e hanno) l’opportunità di farsi conoscere, esprimendo le proprie idee. Il nuovo sito, realizzato su un progetto mio e della Presidente di Ferpi Patrizia Rutigliano dall’agenzia Doing (ex Dnsee + Hagakure) è una piattaforma innovativa che coniuga il volto istituzionale dell’associazione con quello sociale, attraverso la possibilità di fare community, una community che genera valore.
Giancarlo Panico
43 anni, laureato in chimica-fisica, è un comunicatore specializzato in strategie di mercato e management delle organizzazioni. Ha iniziato da giovanissimo come giornalista, lavorando per diversi anni anche al Mattino di Napoli per poi specializzarsi nelle relazioni con i media (ufficio stampa). Senior partner dell’agenzia npr Relazioni pubbliche di Napoli (nprcomunicazione.it) dove lavora come consulente di comunicazione per grandi imprese, enti pubblici, organizzazioni sociali con incarichi nello sviluppo di strategie di mercato, comunicazione, relazioni pubbliche e marketing. Ha ideato e gestito progetti ad alto contenuto di innovazione nei campi della comunicazione, ict, cultura e dei beni culturali, marketing e governance pubblica. Professore a contratto in Comunicazione e Marketing digitale presso l’Università degli Studi di Salerno, presso lo stesso ateneo ha ideato il Master in Management della comunicazione. Ha insegnato presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Appassionato di cucina e alimentazione è foodeditor di mangiarebuono.it. Già vice presidente Ferpi, la Federazione Italiana delle Relazioni Pubbliche è responsabile della comunicazione ed editor in chief del sito ferpi.it e del giornale. E’ stato consulente per la comunicazione istituzionale e per la comunicazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del Governo Monti dove ha lavorato con il Sottosegretario Paolo Peluffo.