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La burocrazia e la politica non rallentino la produttività e chi fa Impresa

Redazione Ago 8
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“Fare impresa in Italia è una missione impossibile”, “la burocrazia rappresenta un freno”, “l’impresa è un soggetto da controllare a vista”.

Gli imprenditori sfogano la loro rabbia utilizzando molto spesso queste espressioni che nascondono la frustrazione di chi fa un mestiere divenuto sempre più complesso in Italia soprattutto per la difficoltà nel gestire il rapporto con la P.A.

L’impressione che hanno gli imprenditori è che il mondo produttivo, visto dalla burocrazia, sia un mondo da “ipercontrollare”, da limitare. Nel rapporto tra burocrazia e imprese l’imprenditore ha l’impressione di partire da una posizione di debolezza proprio perché viziato in origine da un pregiudizio negativo.

Di contro, il mondo della Pubblica Amministrazione, degli Enti, con cui l’impresa interagisce quotidianamente, viene visto dagli imprenditori come un muro che rallenta e in alcuni casi blocca procedure e iniziative.

Gli associati che rappresentiamo nel rapporto impresa/burocrazia, sentono molto spesso mortificato il loro ruolo fondamentale di soggetti che svolgono una funzione sociale in quanto produttori di ricchezza.

Si rimane facilmente sconcertati dalla posizione che spesso la politica esprime su alcune tematiche di sviluppo dell’economia: ad esempio alcuni esponenti del consiglio comunale di Sermoneta, si sono mostrati poco inclini a favorire lo sviluppo industriale del nostro territorio disincentivando il coraggio di alcuni imprenditori che decidono di investire in provincia di Latina nonostante i limiti infrastrutturali viari presenti nelle aree industriali.

Ci si giustifica tirando in ballo disagi alla viabilità creati dalle industrie e da nuovi insediamenti. Ma tale preoccupazione è priva di alcun fondamento di verità che mette in evidenza la superficialità nel valutare la situazione e nel sollevare polemiche da parte di chi rappresenta il mondo della P.A. rischiando di produrre un freno irreversibile allo sviluppo dell’economia e del lavoro. Le amministrazioni di Comuni che hanno insediamenti ed aree industriali importanti sui propri territori devono intercettare tutte le opportunità di sviluppo imprenditoriale.

Quella superficialità nell’affrontare la problematica diventa dunque un muro davanti all’occasione di insediamento di una nuova iniziativa imprenditoriale, localizzata nella zona industriale di Latina Scalo, positiva per l’ambiente proprio dal punto di vista dell’inquinamento e dell’economia circolare. Si tratta infatti di un impianto di produzione di bio-metano immesso nella rete SNAM, tramite la trasformazione dell’umido della raccolta differenziata. Due vantaggi per l’ambiente in un unico impianto: riciclo del rifiuto ed energia rinnovabile pulita per le auto. Iniziative come queste sono indispensabili per salvaguardare il clima su questo pianeta.

Atteggiamenti poco costruttivi e polemiche strumentali creano una distanza incolmabile tra imprese, mondo politico e della P. A. spegnendo le aspirazioni di riscatto di un territorio a vocazione industriale, allontanando di fatto gli investimenti a favore di altri comuni più ospitali e collaborativi.

IMPRESA, l’Associazione dell’Industria e delle Piccole e Medie Imprese è un interlocutore economico importante per il mondo istituzionale e si impegna quotidianamente affinché ci sia una corretta informazione e dialogo fra tutte le componenti della filiera produttiva che coinvolge anche la P.A..

Il Presidente di Impresa Giampaolo Olivetti dichiara al riguardo: “nel rapporto con la burocrazia mi faccio portavoce di un clima di sfiducia diffuso tra gli imprenditori, un clima che spero abbia lo spazio per un cambiamento. Fermarsi alle denunce non basta. bisogna sostituire a quel clima di sfiducia un clima di fiducia, senza lamentarci ma con l’idea di costruire un futuro che porti benefici a tutti. I principi cardine su cui si dovrebbe fondare una buona burocrazia sono rapidità, snellezza, semplicità e certezza. Non dobbiamo mai dimenticare che il sistema burocratico è strettamente connesso con quello produttivo. Questi due sistemi non possono avere velocità diverse, devono viaggiare allineati. Per questo motivo noi abbiamo bisogno di una burocrazia efficiente ed efficace che deve porsi al fianco delle imprese, deve sì regolamentare i processi ma supportare l’universo impresa in una visione proiettata alla modernità.”

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