LA NUOVA ECONOMIA È SEMPRE PIÙ CIRCOLARE, VEDREMO INSIEME DI COSA SI TRATTA.
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LA NUOVA ECONOMIA
Dopo lo “sviluppo sostenibile” e la “green economy”, al centro delle politiche ambientali europee c’è da qualche tempo la cosiddetta “economia circolare”. Janez Potočnik, commissario per l’Ambiente.
Presentando gli obiettivi UE sul riciclaggio ha spiegato: «Nel Ventunesimo secolo, caratterizzato da economie emergenti.
Milioni di consumatori appartenenti alla nuova classe media e mercati interconnessi utilizzano ancora sistemi economici lineari ereditati dal Diciannovesimo secolo.
Se vogliamo essere competitivi dobbiamo trarre il massimo dalle nostre risorse, reimmettendole nel ciclo produttivo invece di collocarle in discarica come rifiuti».
Anche diverse multinazionali nel mondo hanno avviato progetti in direzione di un’economia circolare (Cisco, Kingfisher, Philips) e molte altre (come Coca Cola e Ikea).
Partecipano attivamente al lavoro di un’importante fondazione britannica, la Ellen MacArthur Foundation, nata proprio con questo obiettivo.
LA NUOVA ECONOMIA
L’economia circolare, secondo la definizione che ne dà la Ellen MacArthur Foundation, «è un termine generico per definire un’economia pensata per potersi rigenerare da sola.
In un’economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera».
L’economia circolare è dunque un sistema in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun’altro.
Nell’economia lineare, invece, terminato il consumo termina anche il ciclo del prodotto che diventa rifiuto, costringendo la catena economica a riprendere continuamente lo stesso schema: estrazione, produzione, consumo, smaltimento.
Il passaggio dalle economie agricole al capitalismo moderno è stato sì un percorso di crescita e innovazione tecnologica, ma anche di spreco e sfruttamento.
Le esternalità come i rifiuti e l’inquinamento sono state ignorate dal paradigma di business classico, ma sono invece state incluse e affrontate dall’economia circolare.
È un ciclo di apprendimento raggiunto attraverso una nuova valutazione delle idee di riciclo e riuso, passando dall’essere un modo per rispondere ai bisogni nelle economie agricole al concepire la sostenibilità come il nucleo dell’economia.
L’economia circolare è un modo diverso di vedere le cose ma, in realtà, ci ricorda semplicemente come funzionano i cicli naturali: sono completi, efficienti e interconnessi, sono l’ultimo paradigma della sostenibilità.