La tutela del Mediterraneo e la visione di Marevivo nel Nord Africa
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La XIII Edizione del Premio per la Pace, organizzata dalla Fondazione Ducci, ha visto la presidente della storica organizzazione Marevivo, Rosalba Giugni, ricevere il premio per l’impegno profuso nella valorizzazione e tutela del Mediterraneo.
Dal 2006, il prestigioso riconoscimento, fortemente voluto dal Presidente della Fondazione, Paolo Ducci, viene assegnato a influenti personalità appartenenti alle tre principali religioni monoteiste, che si sono distinte per il loro impegno nella promozione del dialogo e della pace.
Nel corso degli ultimi anni, l’impegno di Marevivo nella tutela del mare ha visto il susseguirsi di interessantissime iniziative e progetti da valorizzare in tutto il Mediterraneo.
Tra le tematiche affrontate, molta attenzione merita il contrasto alla diffusione dei rifiuti in mare. Si stima che ogni minuto finisca in mare un camion di rifiuti di plastica, corrispondente a ben 8 milioni di tonnellate di plastica ogni anno.
Continuando con questo ritmo, nel 2050 gli oceani saranno popolati più da plastica che pesci. Circa il 15% della plastica che finisce in mare, infatti, si riversa sulle nostre spiagge. La restante quantità galleggia sulla superficie o si poggia sui fondali.
Marevivo ha lavorato alla creazione di una mappa che, attraverso il contributo di tutti i subacquei, permetterà di monitorare i fondali deturpati dai rifiuti con l’obiettivo di disegnare lo stato di salute dell’ambiente sottomarino italiano.
La tutela del Mediterraneo e la visione di Marevivo nel Nord Africa
La novità del progetto avviato dalla collaborazione tra Scubadvisor, la prima applicazione al mondo interamente dedicata agli appassionati di immersioni, e Marevivo Onlus, l’associazione che dal 1985 si occupa della tutela del mare e dell’ambiente, con un’attenzione particolare a tematiche come lo studio e la conservazione della biodiversità, la lotta all’inquinamento e alla pesca illegale e la promozione delle aree marine protette, risiede nell’aver incrociato l’innovazione digitale con la tutela del mare.
Un impegno costante che coinvolge anche le giovani generazioni e gli studenti, come avvenuto durante il programma di attività previste di educazione ambientale “Il sentiero d’acqua del Martin Pescatore”, realizzato con il contributo della Regione Lazio, che ha promosso una maggiore partecipazione dei ragazzi nella valorizzazione del Tevere come luogo di scoperta, divertimento e ricchezza naturale.

La tutela del Mediterraneo e la visione di Marevivo nel Nord Africa
Nell’ambito del progetto, i ragazzi hanno potuto scoprire il fiume Tevere e il suo valore storico, naturalistico e ambientale grazie a un’uscita in battello, dall’isola Tiberina a Ponte Risorgimento.
La tutela del Mediterraneo e la visione di Marevivo nel Nord Africa
L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di spronare i bambini ad assumere nei confronti del fiume Tevere lo stesso atteggiamento combattivo e protettivo del martin pescatore, un uccello acquatico colorato e affascinante che i ragazzi hanno potuto osservare durante la loro escursione didattica e che per questo motivo è stato scelto come simbolo del progetto.
Altra iniziativa importante è stata quella dedicata alla raccolta degli pneumatici abbandonati in mare. Grazie alle raccolte straordinarie degli Pneumatici in mare e a terra organizzate da EcoTyre e realizzate con il prezioso contributo dei volontari di Marevivo, Mazara del Vallo, Gaeta, l’Isola delle femmine, Alghero, Viareggio, Laguna di Orbetello e Lampedusa sono state e saranno al centro di iniziative per la tutela del mare e per la valorizzazione del patrimonio blu.
L’azione di Marevivo ha suscitato interesse anche nel Nord Africa. La vastità e la diversità del territorio Nord africano, nonché la vicinanza al Mar Mediterraneo, rendono il clima, la flora e la fauna di questo ambiente unici al mondo e diversi dal resto del continente africano. Un patrimonio che merita attenzione e tutela.

La tutela del Mediterraneo e la visione di Marevivo nel Nord Africa
Grazie alla collaborazione con Gi.&Me Association, presieduta dall’ingegnere Franz Martinelli, che opera da diversi anni in Tunisia, Marevivo potrebbe presto creare attività operative anche in Tunisia e in Marocco con un team di attivisti e ricercatori che anche nel Nord Africa continuino a diffondere le iniziative di Marevivo e le attività di tutela del Mediterraneo e delle sue coste.
D’altronde, gli ultimi mesi vedono il nord Africa attanagliato da un’ondata di calore che ha portato le temperature a sfiorare i 49 gradi.
In quest’area che si affaccia su un Mediterraneo sempre più bollente, difendere e tutelare le coste e il mare comune diviene essenziale per lo sviluppo economico blu, la valorizzazione turistica, la protezione della biodiversità marina, la tutela delle coste, il contrasto ai cambiamenti climatici globali e inseguendo nuove modalità di occupazione sostenibile per i giovani.