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L’agroalimentare “made in Italy” conquista l’Asia

Redazione Giu 6
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L’agroalimentare è da sempre uno dei settori chiave dell’economia italiana, nonché comparto di punta del nostro export.

Nel 2012 le esportazioni di agroalimentare italiano in Asia ammontavano a 2,3 miliardi di euro, in crescita rispetto al 2011 del 19,0%.

I dati di inizio anno confermano il trend positivo, con un incremento dell’export italiano nell’area ben del 42,2% rispetto a gennaio 2012.

L’indagine condotta dalle CCIE di Bangkok, Hong Kong, Mumbai, Pechino, Singapore e Tokyo nell’ambito del Progetto.

Promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da Assocamerestero in collaborazione con le CCIE presenti in loco e ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) per promuovere la commercializzazione di prodotti agroalimentari italiani in Asia.

Ha l’obiettivo di delineare i trend di consumo di agroalimentare made in Italy di oltre 100 opinion leaders e giovani imprenditori locali.

Cosi, per individuare le loro preferenze e modalità di consumo e far emergere eventuali ostacoli che limitano la diffusione di prodotti italiani sul mercato locale.

L’agroalimentare “made in Italy” conquista l’Asia

Da una prima analisi dei risultati, emerge un forte interesse dei consumatori locali per i prodotti e le ricette tipiche della cucina italiana.

Nonché per l’utilizzo di ingredienti originari del nostro paese, di cui viene riconosciuta la qualità e capacità di incontrare il gusto dei consumatori top level.

Tra le principali problematiche legate alla presenza di prodotti italiani, gli intervistati hanno invece evidenziato la diffusione del fenomeno dell’Italian Sounding, le forti difficoltà nel reperimento di alcuni prodotti (soprattutto di carne bovina), la presenza di dazi all’importazione molto elevati che gravano sul prezzo finale e ostacoli di natura logistica collegati agli scarsi e a volte poco efficienti collegamenti infrastrutturali.

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