Nuovi bandi per la crescita sostenibile degli smart villages
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Nel Piano strategico nazionale dell’Italia (PSP), il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha previsto l’intervento “Cooperazione per lo sviluppo rurale, locale e smart villages”.
Che verrà attivato da diciannove Regioni italiane e dalla Provincia Autonoma di Trento e permetterà di finanziare, con le risorse del FEASR, progetti integrati.
Basati sulla cooperazione tra soggetti pubblici e privati a livello territoriale, per promuovere soluzioni innovative nelle aree rurali.
L’obiettivo della linea di intervento sugli smart villages è migliorare le condizioni economiche, sociali e ambientali dei territori rurali e forestali, promuovere la multifunzionalità e l’adozione di tecnologie digitali.
Favorire gli scambi con le zone urbane, con il fine ultimo di accrescere la resilienza di queste aree del paese, migliorare la qualità della vita dei cittadini e contrastare la tendenza allo spopolamento.
Il recente bando Smart Rural Calling, dedicato ai Gruppi di azione locale (GAL) interessati a realizzare piccoli comuni intelligenti, nelle aree rurali e forestali può rappresentare un percorso innovativo e di crescita sostenibile per le periferie e le piccole comunità della nostra Penisola.
Sono molteplici e variegati gli ambiti di cooperazione per gli smart villages individuati dal Piano PAC dell’Italia.
Si va dalla valorizzazione delle filiere produttive locali all’incremento dell’offerta del turismo rurale, dai servizi culturali, didattici, sociali e assistenziali, fino ai progetti collettivi legati a finalità ambientale.
Cruciale anche l’investimento sulla governance, per migliorare il dialogo con imprese e cittadini, anche sfruttando reti e servizi digitali.
I “villaggi rurali intelligenti” adottano un approccio bottom-up, partendo da un percorso di animazione territoriale che coinvolga la comunità locale e porti all’identificazione delle reali necessità del territorio.
Allo scopo di realizzare interventi che apportino un beneficio concreto alla collettività.
Inoltre, un approccio e una crescita innovativa “smart villages“ per le aree montane potrebbe sbloccare il potenziale degli attori locali e rendere le aree rurali luoghi più attrattivi in cui vivere e lavorare, anche grazie alle nuove modalità dello smart-working.
Applicando questo approccio e coinvolgendo responsabili politici, imprese, università e società civile.
Il progetto mira a promuovere l’innovazione attraverso nuove forme di coinvolgimento delle parti interessate, facilitate dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
La selezione delle candidature passerà per due step: una prima valutazione da parte della Rete Rurale Nazionale e di esperti e poi una Peer review partecipata, che vedrà tutti i GAL candidati valutare qualità e fattibilità delle proposte.