Regolamentare la Digitalizzazione
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CINQUE PREVISIONI PER IL 2022 (SECONDO OSBORNE CLARKE)
Lo studio legale internazionale ha individuato cinque tendenze che, a livello globale, detteranno l’agenda dei prossimi mesi per quanto riguarda la legislazione in ambito tecnologico: dalla sostenibilità del digitale ai computer quantistici, passando per il Metaverso.
Siamo ormai entrati nel vivo del nuovo anno. Sotto molti aspetti il 2022 si è aperto all’insegna dell’incertezza, ma non vi sono dubbi che la digitalizzazione continuerà a rivestire, anche nei mesi a venire, un ruolo cruciale nella trasformazione delle aziende di tutti i settori.
In questo scenario, lo studio legale internazionale Osborne Clarke ha individuato cinque tendenze che, a livello globale, detteranno l’agenda dei prossimi mesi per quanto riguarda la legislazione in ambito tecnologico.
Vediamole insieme.
1 La “digital regulation” diventa uno sport di squadra
In futuro, per quanto riguarda la regolamentazione del digitale, assisteremo a una sempre maggiore cooperazione tra le diverse autorità, nella consapevolezza che la questione non riguarda più “solo” le aziende che si occupano di tecnologia.
La digitalizzazione, trasversale rispetto a tutte le aree di business, ha infatti ampliato il campo di applicazione della “digital regulation”.
Il discorso non è più circoscritto alle autorità garanti della protezione dei dati, dei diritti consumatori e delle comunicazioni, ma anche agli organi che regolamentano in materia finanziaria, energetica, di trasporti, ecc. – oltre che alle autorità intersettoriali.
Iniziative come il Digital Regulation Cooperation Forum del Regno Unito hanno già dimostrato la crescente consapevolezza dell’importanza di instaurare sinergie efficaci.
Osborne Clarke prevede che, nel corso dell’anno, si sviluppi un’ancor maggiore cooperazione tra le diverse autorità – supportata anche dalla politica.
2 La necessità di un quadro legislativo per il Metaverso
Il 2022 porterà con sé un crescente dibattito su come costruire al meglio nuove strutture normative per un mondo nascente: il Metaverso.
Gli investimenti in questo universo virtuale continueranno ad aumentare – e proprio come è successo con la nascita di internet, e con l’IA più recentemente, sarà inevitabile l’instaurarsi di un vivace dibattito sulla governance, l’etica e i diritti.
Come fissare gli standard di interoperabilità? Come regolamentare il business e la proprietà virtuale? Beni e persone dovranno essere protetti, attraverso leggi e contratti chiari, con sanzioni e i risarcimenti in caso di danni.
Probabilmente, queste domande non troveranno risposte concrete nel corso dell’anno appena iniziato, ma gli esperti di Osborne Clarke si aspettano che accademici, aziende e legislatori inizieranno a intavolare le prime discussioni.
3 La “minaccia quantistica”
I computer quantistici saranno in grado di spezzare la crittografia a chiave pubblica attualmente in uso: questo significa che enormi volumi di dati ad oggi adeguatamente protetti potrebbero diventare accessibili a chiunque sia in possesso della giusta tecnologia.
Non è chiaro se questo avverrà nel giro di 5 o 15 anni e, fino ad oggi, le aziende non si sono mostrate troppo preoccupate da questa minaccia.
Forse ritenendo che gli attacchi quantistici potranno essere contrastati da nuove forme di crittografia quantistica.
C’è però un aspetto da considerare: i dati spesso vengono conservati sul lungo periodo.
Non sono quindi solo le informazioni di domani ad essere a rischio, ma anche qualsiasi dato memorizzato o trasmesso oggi – o prima di oggi – utilizzando le attuali tecniche di crittografia.
Regolamentare la Digitalizzazione
Nel prossimo futuro le aziende inizieranno a prendere consapevolezza di questo rischio e ad agire di conseguenza: Osborne Clarke prevede che il 2022 sarà l’anno in cui sempre più organizzazioni implementeranno misure operative, tecniche e contrattuali per affrontare e mitigare la “minaccia quantistica”.
“Il processo di digitalizzazione, già avviato da tempo e ulteriormente spinto dalla pandemia, apre inevitabilmente scenari e rischi sempre nuovi, che devono essere gestiti dal punto di vista normativo.
Le tendenze che abbiamo individuato saranno, secondo noi, solo alcuni dei temi ricorrenti dei prossimi mesi” commenta Gianluigi Marino, Head of Digitalization di Osborne Clarke in Italia.
“La domanda che bisogna porsi non è se il cambiamento sta avvenendo, ma quanto velocemente e in quali aree. Il nostro ruolo è proprio quello di aiutare le aziende ad orientarsi e ad affrontare queste trasformazioni”.
A proposito di Osborne Clarke
Osborne Clarke è uno studio legale internazionale orientato all’innovazione, che conta oltre 270 partner e più di 925 avvocati, distribuiti in 25 sedi in tutto il mondo*.
Assiste i clienti nell’affrontare con successo le sfide di oggi e di domani, grazie a una strategia tridimensionale che coniuga competenza legale, comprensione dei settori in cui i clienti operano e attenzione verso i driver trasformativi.
Questi ultimi rappresentati dai principali agenti del cambiamento globale che hanno un impatto significativo sul business dei clienti: decarbonizzazione, digitalizzazione e dinamiche urbane.
La consulenza legale è supportata da soluzioni tecnologiche sviluppate dal team per le innovazioni digitali: Osborne Clarke Solutions.
Osborne Clarke è riconosciuto per la sua cultura aziendale, incentrata sulla sostenibilità e sulla buona governance, che mira ad abbracciare la diversità in tutte le sue forme.