LOADING

Type to search

Expo Primo piano Rubriche Tecnologia

RICCARDO LUNA, UN DIGITAL CHAMPION NELL’UNIONE EUROPEA

Redazione Feb 2
Share

“Perché – come ama dire il giornalista e scrittore – quelli che vogliono cambiare il mondo non aspettano. Lo fanno!”

di Patrizia Scifo

Già direttore di CheFuturo!, primo direttore dell’edizione italiana di Wired, e attualmente firma di Repubblica, dal 24 settembre scorso Riccardo Luna è il nuovo Digital Champion nominato per promuovere in ogni Paese dell’Unione Europea la diffusione della tecnologia facendo da collante tra l’industria e la società. In passato, il prestigioso ruolo era stato ricoperto da Agostino Ragosa, ex direttore generale di Agid, e da Francesco Caio, ex commissario all’Agenda Digitale, attualmente amministratore delegato di Poste Italiane. Cosa significa essere Digital Champion in UE. Vuol dire essere ambasciatore dell’Agenda Digitale Nazionale, con il preciso compito di comunicare con le istituzioni europee.

Luna completerà un ‘quartetto di figure’ con Alessandra Poggiani, che guida proprio l’Agenda Digitale, Stefano Quintarelli, che guida il Comitato di Indirizzo, e Paolo Barberis, consulente della Presidenza del Consiglio – al quale spetta programmare e realizzare l’innovazione nel nostro paese. Con l’obiettivo di creare una piattaforma di “raccolta di innovatori” in un “fine settimana” come ha recentemente dichiarato, Luna ha aperto il sito digitalchampions.it piattaforma aperta a storie e contributi per la creazione di un squadra di ‘campioni digitali’ in tutta Italia, idealmente uno per ogni comune.

Al 19 dicembre, i campioni dell’innovazione sono già ben 1000. Con estrema trasparenza, nel loro manifesto dichiarano quanto segue:
“Il Digital Champion non è retribuito, non ha staff e non ha budget. Ma ciò nonostante in molti Paesi europei i Digital Champions stanno riuscendo a portare a segno risultati molto importanti creando reti di persone attorno a progetti in particolare di alfabetizzazione digitale.

Svolgono anche un ruolo di stimolo nei confronti del governo e di raccordo in sede europea con tre obiettivi principali:

1) rappresentare un help desk per gli amministratori pubblici sui temi del digitale 2) dovranno muoversi come difensori del cittadino in caso di assenza di banda larga, WiFi ed altri diritti negati 3) dovranno promuovere, anche con il ricorso al ‘crowdfunding’, progetti di alfabetizzazione digitale, dai bambini ai nonni”. “Non penso a convegni, penso a progetti. Non cerco burocrati, cerco azione. Cerco chi è capace di emozionarsi per una piccola cosa concreta fatta ogni giorno.

Il digitale in Italia è ancora una cosa per pochi eletti. Ma se ha un senso, deve riguardare tutti. Il digitale in Italia è la partita del cuore – ha commentato un entusiasta Riccardo Luna -.
Viva l’Italia. L’Italia che sogna, che inventa, che innova. L’Italia che ha capito che internet non è soltanto una minaccia ma soprattutto una opportunità di crescita e che il lato oscuro della rete si combatte conoscendola meglio non alzando dei muri. I Digital Champions italiani siete voi. Voi che vi battete ogni giorno per un futuro migliore, per un metro di fibra ottica in più, per portare i tablet a scuola, per liberare i dati pubblici dall’opacità e dalle tangenti, per una app che garantisca un servizio che non c’era, per una startup che crei ricchezza e posti di lavoro”.

Va ricordato infine come Luna sia il promotore della candidatura di internet al Nobel per la Pace, e come dal 2012 sia anche Presidente di Wikitalia, coordinatore dell’Innovation Advisory Board di Expo2015, e membro del board di Oxfam e di Building Green Futures.

Tags: