Tutto ebbe inizio un “pazzo venerdì”
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La fashion blogger Sabrina Musco racconta il suo percorso sul web con il blog Freaky Friday
testi a cura della redazione Ilaria Giannino
“La moda, la fotografia, i viaggi. Sono solo alcune delle passioni di una giovane ragazza romana di adozione, ma nata a Telese Terme, origini che non si stanca mai di sottolineare perché è lì che è cresciuta con una famiglia che le ha trasmesso il suo grande senso artistico. Grazie al suo amore per la scrittura si è fatta strada in un mondo difficile e affollato, quello del web e del blogging, riuscendo a realizzare quello che per molti è un grande sogno: vivere delle sue passioni.”
1. Nel 2011 è andato online il primo post sul tuo blog Freaky Friday by Sabrina Musco. In realtà, avevi giù pubblicato un tuo romanzo fantasy qualche anno prima, si può quindi dire che il tuo percorso è iniziato al contrario. Qual era il tuo progetto originario?
“Non c’è stato inizialmente un ‘progetto’. Sono sempre stata amante della scrittura, in primis, della moda e della fotografia, poi, e con una passione per tutto ciò che è fantasy e magico. Ho scritto un romanzo, anni fa, quando scrivevo sempre ed ovunque ed era un racconto fantasy, poi è nato il blog nel 2011, per raccontare e raccontarmi sul web attraverso la moda, i miei racconti di vita quotidiana e le fotografie.”
2. Sei nata come fashion blogger ma, navigando sul tuo blog, si trovano anche diari di viaggio, consigli beauty e proposte di lifestyle. Ti senti più un’icona di stile o un’amica a cui chiedere consigli? Che rapporto hai con le tue followers?
“Assolutamente un’amica a cui chiedere un consiglio, una di quelle amiche che sai che fra giri nei negozi e passeggiate nel mondo è informata su tutto ciò che c’è di nuovo e potrebbe darti un consiglio, uno di vita vissuta, che possa essere per l’abbigliamento, per un viaggio o un accessorio. Mi sento molto vicina alle ragazze che mi seguono, non le considero proprio ‘followers’, ma lettrici e quando posso cerco di incontrarmi con loro, o sentirle attraverso i social.”
3. Per i servizi fotografici sfoggi capi a volte semplici e facilmente riproducibili, altre elaborati, che sembrano quasi appartenere ad un’altra realtà. Se dovessi individuare un tuo stile, come lo descriveresti? Cosa indossa Sabrina nella vita privata?
“Con le mie idee ed il mio modo di essere mi sentirei di appartenere ad un’altra realtà. Indosserei abiti lunghi anche per la spesa, non per eleganza, ma perché sento che c’è qualcosa in loro che mi appartiene. Sabrina, nella vita privata è semplice, ma allo stesso tempo camaleontica, mi piace la possibilità di non farmi domande, la libertà di poter essere me, sempre, qualsiasi cosa significhi.”