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IL NUOVO MODELLO DI SVILUPPO PER LE PMI VIAGGIA SU INTERNET
- Affrontare l’inevitabile cambiamento generato da questa crisi epocale?
- Aiutare le imprese, soprattutto le piccole e micro, ad uscire dal tunnel apparentemente infinito che si presenta loro e che stanno ormai percorrendo da diversi anni ?
- Ridare nuove prospettive a un’intera generazione di manager e professionisti spesso spaesati?
Qualcuno ci ha pensato, si e’ tirato su le maniche e armato di pochi soldi ma di molte idee, una ottima conoscenza dei meccanismi organizzativi aziendali, la giusta intuizione sui cambiamenti in atto e rubando il tempo alla propria vita personale ha deciso di affrontare il problema a viso aperto.
Mettendosi in gioco, affrontando una nuova sfida nel momento peggiore della nostra economia e senza punti di riferimento di nessun genere.
La cosa e’ partita meno di due anni fa, nel giugno del 2011, quando Eugenio Ferrari, manager di lunga esperienza nel settore del fashion, ha iniziato su Linkedin a scrivere di Reti di Imprese e fondando un gruppo di discussione, RETI DI IMPRESE PMI, che oggi è diventato un punto di riferimento a livello italiano per tutti coloro che per qualsiasi ragione sono interessati al tema delle Reti.
Provate a entrare nel gruppo e a porre qualsiasi domanda inerente al tema delle Reti, nel giro di qualche ora arriveranno risposte e pareri dalle varie zone d’Italia.
Non è un semplice blog, è una macchina culturale che funziona e che si implementa in un continuo e costante divenire quotidiano.
Forse poteva già bastare, già oggi infatti questo social group, che conta oltre 7.600 membri e che vede al suo interno molti autorevoli esperti della nostra classe economica, si puo’ a buon diritto qualificare come un vero e proprio servizio gratuito di aggiornamento su questi temi a favore dell’ intera collettività e costituisce già un patrimonio di conoscenza difficilmente replicabile in Italia.
E invece nel marzo del 2012 sulle solidissime fondamenta di questo gruppo è stata costituita ASSORETI PMI una vera e propria associazione che oggi conta a distanza di un solo anno di vita già 400 iscritti, tra imprenditori, professionisti, consulenti e, appunto, Reti di Imprese.
Ma qual’è la specificità di quest’ associazione? quella indicata dalla propria missioni, occuparsi cioè a 360 gradi e in tutti i campi di interesse solo ed esclusivamente delle Reti di Imprese.
Inevitabile che il presupposto concettuale e cognitivo alla base di questo straordinario progetto avrebbe trovato nell’utilizzo dei sistemi informatici il vero e insostituibile supporto di diffusione, di divulgazione e di aggiornamento.
In una logica di learning by doing e una vera e propria capacità di auto implementazione della conoscenza dovuta all’apporto di ciascun associato.
Com’è stato recentemente ribadito e riscontrato all’ultima edizione dello Sma di Roma, la voglia di fare Rete è in continuo e costante aumento.
A chiedere e ad essere sempre più attratti dal modello dell’organizzazione di Rete non sono solo gli imprenditori ma anche consulenti e professionisti con molti anni di esperienza alle spalle che stanno scoprendo per se un nuovo ruolo, quello di essere essi stessi progettisti di Reti.
In tutto questo, partendo dalla sua genesi fino all’attuale evoluzione sempre pi˘ incalzante, questa iniziativa ha trovato nel web la propria roccaforte e contemporaneamente la propria locomotiva trainante.
Associazione che, come dicono i suoi fondatori (a Eugenio Ferrari si era aggiunta Monica Franco, l’ attuale vicepresidente, esperta di Marketing e comunicazione).
Si muove alla stessa velocita del web, e anche se nel frattempo si sono organizzate ben 34 delegazioni territoriali tra Italia ed estero per creare una struttura non solo virtuale ma vicina al territorio dove le cose reali accadono.
Quello che sta facendo e sempre piu’ fare la differenza con altre organizzazioni che ovviamente sono molto interessate al tema delle Reti.
In questo connubio inscindibile con l’altra rete, quella dell’ Information technology, in un processo virtuoso di diffusione, apprendimento, aggiornamento, condivisione e aumento della conoscenza.
La capacità, prima e meglio degli altri, di essere sempre aggiornati fino all’ultimo dato utile su tutto quello che sta accadendo intorno al sistema delle Reti.
- Ma qual è la strategia sulla quale oggi si muove ASSORETIPMI?
Se lo chiedete a chi ha creato questa organizzazione vi sentirete dire la nostra strategia sta funzionando perchè si basa e si baserà sempre e solo sugli stessi principi ispiratori che l’hanno fatta partire.
- Ma è sufficiente questo per arrivare a dei risultati concreti, tangibili, che possano cioè incidere a diverso titolo ed essere di aiuto nella realtà economica delle piccole e micro imprese?
Non abbiamo un modello o una best practice di riferimento a cui poterci ispirare.
Il nostro è uno dei primi riusciti tentativi di metamorfosi da un social network ad una vera e propria associazione, chi aderisce ad ASSORETIPMI lo fa soprattutto perchè sente l’ esigenza di rendersi utile e partecipare alle iniziative quasi sempre gratuite che vengono costantemente messe in operai.
Ed è questo che colpisce in questa associazione, lo stesso spirito un poí temerario ma anche molto concreto che ha portato questa ancora piccola ma efficiente realtà a essere già conosciuta in tutta Italia.
I risultati sempre più˘ consistenti che sta producendo, oltre che per il tour incessante di eventi divulgativi in tutta la penisola, oltre 35.
In un anno, focalizzati sempre più in profondità su specifici mercati verticali (fashion, energie rinnovabili, agroalimentare, ICT, nautica, ecc. ecc.).
WEB E RETI DI IMPRESE
Ah, a proposito, un’ultima cosa, non perdete tempo a chiedergli quale sia il loro modello di business.
La quota associativa la cui entità ne sancisce la natura palesemente simbolica, ma soprattutto per la domanda stessa in aperto contrasto con i contenuti solidaristici ed etici che permeano tutto il progetto.
Non è stato per mettere a punto un vecchio modello di business che sono arrivati fin qui, e non sarà certo per crearne un altro simile al precedente che sempre piu’ persone stanno decidendo di aderire a questa associazione.
Bensi per far riemergere quei valori soprattutto umani travolti da una schizofrenica ricerca del profitto ad ogni costo il cui fallimento Ë sotto gli occhi di tutti.
Farlo attraverso un modello organizzativo a misura d’uomo e di impresa che soprattutto l’aggregazione in questa nuova era potrà permettere